domenica 14 giugno 2015

Gli occhi di Luca

Appena nato, Luca, aveva i suoi occhioni blu spalancati sul mondo, e sembrava volerlo comprendere tutto quell'universo di colori, profumi e melodie. Ogni giorno una nuova scoperta, in ogni momento, come in uno scrigno, Luca cercava i bagliori della vita. Chiudeva gli occhi per riposare e i sogni gli suggerivano nuove storie ed ogni volta era felice di abbandonarsi fra le braccia di Morfeo, almeno quanto era felice di risvegliarsi. Sorrideva sempre Luca, a tutti, indistintamente, e con i suoi grandi occhi diceva una sola parola:"Amore!". Tutti erano contagiati dalla sua gioia, persino le piante si rianimavano e le pietre risplendevano come diamanti in sua presenza. La terra era lieta di aver accolto fra le sue braccia un'anima così pura e vitale da non sembrare passibile di corruzione, ben sapendo che tutto ciò che è non può non cessare di essere, pur portando in sè il riflesso dell'eternità. Così, dopo non troppo tempo, Luca divenne un angelo e volò in cielo per tornare al suo Creatore, nel sonno, senza quasi accorgersi del passaggio; in realtà la sua anima candida sembrava non aver mai lasciato il cielo! Quel giorno in cui la terra si accorse della sua dipartita, ogni uomo, ogni animale, ogni pianta e persino le pietre sembravano aver perso il senso della loro esistenza e il buio fu nei loro cuori. Luca aveva portato con sè i sorrisi di ogni essere vivente e la Terra tutta stava per essere inghiottita dal suo stesso dolore. Ma la Natura vive sempre e comunque, contro il suo stesso volere, la sua rabbia e le sue intemperie. Dopo giorni di grida di dolore, di lacrime versate fino a inondarla, di tempeste e burrasche, il creato tutto si pacò. Non un suono, non un rumore, il silenzio piombò in ogni cuore e in quella quiete l'umanità ritrovò se stessa e benedisse mille volte il Creatore per avergli mandato un'anima pura e bella come quella di Luca.