sabato 9 aprile 2016

La felicità, linea di confine tra cielo e terra

La nebbia si dirada e lascia intravvedere la sagoma di un orizzonte non lontano, oltre le lacrime, rugiada sulle foglie a prima mattina, oltre il dolore, cobalteo abisso dello sconfinato Oceano, ombre e luci si stagliano nel vasto panorama di un nuovo giorno: il profumo di terra umida e idratata dalla lunga notte, il sole penetra la foschia e colora impunemente il cielo di primavera, al limite tra l'oscurità e la luce, l'aria s'impasta di chiaroscuri e il cuore si eleva perplesso fino all'Eterno: "Tu mi hai donato l'ombra per riconoscere la luce, le lacrime per assaporare la gioia, il dolore per amare la felicità, l'abisso per elevarmi, il limite per adorare Te, che sei l'immenso e da qui, in quest'orizzonte che divide e unisce resto attonito a chiederti di restare,  di accompagnarmi lungo questa lunga linea, in bilico fra terra e cielo, ma con il cuore stretto nelle tue grandi mani".