sabato 25 maggio 2013

L’uomo senza pelle

Un giorno di primavera un uomo si alza con un senso di freschezza. Ben lieto si appresta ad uscire per condividere con gli altri la sua leggerezza. Gioioso saluta quanti conosce, ma con sua meraviglia nessuno gli risponde. Qualcuno lo spintona, qualcun altro gli pesta i piedi e altri ancora gli passano attraverso. Quei pochi che lo riconoscono gli chiedono o addirittura pretendono soldi, cura, asilo. Triste ritorna a casa e si guarda allo specchio per vedere se qualcosa sia mutato nel suo aspetto, ma non trova la sua immagine riflessa. Così comprende di non avere la pelle, motivo per cui nessuno lo vede, e, per ironia del destino, gli altri possono sentire i suoi pensieri. Purtroppo nessuno crede nell'autenticità dei suoi sentimenti seppur visibili a tutti e questo spinge loro ad approfittarsi di lui. Disperato per la situazione senza via d'uscita, si rivolge al suo Dio: "Come hai potuto farmi questo!". E il Signore gli risponde:"Me lo hai chiesto tu quando ti sei lamentato dei tuoi limiti!". Mesto l'uomo rimpiange tutte le volte che non ha potuto, almeno aveva la sua pelle! Ma il Signore è misericordioso e da allora ogni giorno gli dona una cellula di tessuto, anzi, nella sua generosità, ha fatto di più: ha posto un buchino fra una cellula e l'altra perché potesse traspirare la sua anima....e l'uomo gli è riconoscete perché quanti lo amano ora possono vederlo.