sabato 31 agosto 2013

Lo scolaro

Corre lo scolaro verso la fine dell'anno, conta i giorni, le ore che lo separano dalla liberazione, conta gli anni che annunciano il termine di un percorso obbligato. Suda lo scolaro per ottenere la sufficienza, piange perché, nonostante i suoi sforzi non gli hanno riconosciuto l'eccellenza, si riposa lo scolaro prima dell'ultima battaglia per la conquista della promozione, impreca, gioisce, si sforza di non addormentarsi sui libri, prega che il mondo non gli crolli addosso dopo una sconfitta, si piega e si rialza, dopotutto perdere una battaglia non è perdere la guerra...qualcosa l'avrà pure imparata da quei benedetti libri! Così arriva la fine, tutto scorre, dice Eraclito, tutto arriva e tutto passa dice la nonna e lo scolaro, ormai adulto si guarda indietro. E quel giorno agognato, in cui tutto finisce, quando finalmente può stringere fra la mani il suo pezzo di carta, capisce di essere felice, ma non per il traguardo raggiunto, o perlomeno non solo per quello: è felice perché la sua sofferenza di fronte alle difficoltà, le incomprensioni, i soprusi come gli aiuti, hanno fatto di lui l'uomo che è oggi, nel bene e nel male. Lo scolaro che non si è arreso, quello che invece non ce l'ha fatta, quello che ha raggiunto l'eccellenza, hanno qualcosa in comune: hanno vissuto!