domenica 10 maggio 2015

Quando una Mamma.

Quando Chia è venuta al mondo non conosceva sua madre, così ha cominciato da subito a cercarla fra i volti che lo osservavano. - Sarà lei, è così dolce e affettuosa, ma no, è lei, riconosco la sua voce...sono indecisa, forse è lui, lo capisco da come mi osserva, si vede che mi vuole bene!- pensava. Intanto passava di braccio in braccio, e in ogni stretta cercava sua madre, ma, ahimè, proprio non riusciva a trovarla. Il tempo passava, Chia cresceva, osservava gli sguardi compiaciuti degli altri bimbi quando le mamme andavano a prenderli a scuola, ma lei no, non aveva mai voglia di tornare a casa. - Cos'è un mamma?- si chiedeva, - perchè io non la trovo? Forse c'è e non la riconosco.- Così cominciò a osservare con attenzione i suoi fratelli, i suoi cugini, gli amici di scuola per leggere nei loro cuori, finchè un giorno trovò una risposta: "Penso che la mamma sia quella persona che quando hai paura ti prende per mano, ti sussurra quelle paroline nell'orecchio, e tu senti che di lei ti puoi fidare e non hai più paura. Sì, ho capito, la mamma è quel seno caldo dove poggi le guance quando ti sei fatto male e senti il battito del suo cuore che pumpum, pumpum, non ti fa più avvertire il dolore. Lei è quella che quando l'hai fatta grossa, sai che ti puoi confidare, che ti ascolterà e ti resterà vicino. Certo, la mamma è quell'angelo che ti dice di non fermarti quando sei sfinito e la sua voce è forte forte e tu vai avanti perchè sai che lei c'è, e non senti più la fatica. Ho capito tutto, la mamma è quella sete che solo quando la guardi negli occhi si paca, lei è i colori della primavera quando scoppiano nell'aria dopo il freddo dell'inverno, lei è il tuffo al cuore quando sei felice e non sai perchè". Dopo la gioia di questa scoperta, Chia si abbattè invece di essere felice: aveva impiegato un vita per cercare una risposta, e ora che l'aveva trovata era terribilmente triste e si odiava per questo. - Ora che ho capito, è troppo tardi, sono rimasta sola, non potrò più trovarla.- Chia era diventata grande. - Ma come è possibile avere nostalgia di qualcosa che non si è mai conosciuto?- cominciò a chiedersi. Ebbene sì, qualcuno doveva averglielo insegnato, qualcuno che le era sempre stato vicino, e che, a sua insaputa, aveva avuto cura di lei, così Chia la chiamò a voce alta - Mamma -, - Sì, io sono tua, io sono qui, sono nel tuo futuro, guarda avanti, guarda in alto, non guardarti indietro, dammi la mano, non sostiamo, alzati e andiamo avanti, sii felice bambina mia e porta questa gioia ai tuoi figli".- Eccolo il tuffo al cuore, ora Chia poteva essere felice perchè, dopo tanto cercare, finalmente l'aveva riconosciuta.